Vicopisano: un vero ritorno al passato

La provincia di Pisa è ricca di luoghi che, appena li vedi, ti fanno innamorare.

Dopo esserci meravigliati con la scoperta di Casale Marittimo, oggi visitiamo Vicopisano.

Il gorgo si trova a circa 37 km da Pisa e, appena arrivi, vieni catturato dalle imponenti mura che racchiudono il centro storico.

Varcate le porte di accesso ti immergi nelle sue stradine, nei suoi vicoli, alzi gli occhi al cielo e sei sopraffatto dalle sue alte e numerose torri, ben 13, dislocate fra le mura e il centro storico.

Non solo. Siete appassionati di architettura Medievale? In questo luogo viaggerete indietro nel tempo, rievocando battaglie, metodi di combattimento, mura, ponti levatoi, il tutto accompagnato da un grande nome: Filippo Brunelleschi. Sì, perché a Vicopisano è presente la Rocca costruita nel 1434 su ordine di Firenze, la “padrona di casa”. Ma procediamo con ordine.

Vicopisano: un po’ di storia

Vicopisano sorgeva su un colle posto alla confluenza di due corsi d’acqua: l’Arno, che consentiva il collegamento con Pisa, e l’Auser, che lo metteva in comunicazione con il Lago di Sextum e, quindi, con la Lucchesia.

Data la posizione strategica non è difficile immaginare che qui ci fosse un castello, molto probabilmente costruito dai Marchesi Obertenghi, che con tutta probabilità costruirono il Castello di Auserissola. Come sempre succede nelle città medievali, il castello offriva riparo e protezione per gli abitanti che si trovavano nelle vicinanze, in questo caso nel Borgo di Vicus (l’antico insediamento non difeso posto ai piedi del colle vicino alla pieve di Santa Maria).

Quando gli Obertenghi si disfecero dei loro possedimenti in Toscana, Vicus Auserissola venne acquisito dal Vescovo di Pisa. All’autorità vescovile si sostituì, a partire dal XIII secolo, quella pisana, già potente Repubblica, che fece di Vicus una pedina fondamentale nell’organizzazione militare del suo contado rendendolo nel 1230 sede di Capitania.

Il castello seguì le sorti di Pisa fino a quando, prima Vico e poi Pisa nel 1406, passarono sotto Firenze. La padrona di casa, a differenza di quanto fece per altri luoghi passati sotto la sua proprietà, sfruttò a proprio vantaggio la buona posizione di Vico e, anziché smantellarne le difese militari, lo rifortificò seguendo il progetto del Brunelleschi, che lasciò un segno tangibile del suo talento costruendo la Rocca Nuova nel 1434.

Vicopisano - Torre delle Quattro Porte
Vicopisano - Torre delle Quattro Porte

Cosa vedere a Vicopisano

Ma quello che mi ha colpito è la sua particolare conformazione. Perché è una sorpresa continua, già dall’inizio.

Pieve di Santa Maria

Se, come ho già detto, le imponenti mura catturano subito lo sguardo, osservando con attenzione, posta al di là della strada, fuori le mura (e quindi fuori del centro storico) si trova la Pieve di Santa Maria, originariamente dedicata anche a San Giovanni Battista. Nominata per la prima volta in documenti risalenti al 934, la costruzione attuale è invece del XII secolo. L’edificio è uno splendido esempio di Chiesa in stile Romanico-Pisano caratterizzata da una pianta basilicale a tre navate con un’unica abside.

La muratura è realizzata in pietra Verrucana, e ha la particolarità di non avere l’orientamento classico est (Abside), ovest (portale) ma invertito. La facciata, a capanna, presenta una teoria di archetti che, seguendo la linea del tetto, inquadra al centro una bifora. La facciata inferiore è invece definita da arcate a tutto sesto che inquadrano rombi scolpiti con motivi geometrici; fra due sottili lesene è inquadrato il portale centrale.

L’interno, semplice e maestoso, conserva una copertura a capriate lignee ed è suddiviso in tre navate da una teoria di colonne con capitelli di varia foggia. Dietro l’altare maggiore si conserva una splendida Deposizione in legno risalente al primo ventennio del Duecento, che permette di fare un bellissimo confronto con quella analoga conservata nel Duomo di Volterra. Lungo le pareti, sono ancora visibili resti di affreschi duecenteschi. Per ora non vi voglio svelare di più: dev’essere una scoperta fatta nel luogo stesso!

Deposizione in legno
Deposizione in legno

Palazzo Pretorio, del Comune, della Vecchia Posta

Usciti dalla pieve, si può intraprendere la salita verso la Rocca, varcando una delle porte di accesso (spettacolare la Torre di Reale, popolarmente definita Delle Quattro Porte). Ed ecco la magia: sfilano davanti ai nostri occhi il Palazzo Pretorio, quello del Comune che un tempo era il palazzo della Cancelleria, lo splendido palazzo della Vecchia Posta, uno dei più antichi di Vicopisano, databile al XII secolo e definito pensate dall’aggregazione di quattro corpi di fabbrica differenti.

La Rocca del Brunelleschi e la Torre del Soccorso

Di torre in torre, di particolare in particolare, si arriva ad ammirare la Rocca del Brunelleschi che ci permetterà di parlare di architettura militare, di sistemi di difesa, ponti levatoi e, ovviamente, della splendida Torre del Soccorso, parte integrante delle fortificazioni di Brunelleschi e quindi da osservarla e pensarla come parte di un tutto organico.

Vicopisano - Rocca del Brunelleschi
Vicopisano - Rocca del Brunelleschi

Ritorno a un nostalgico Medioevo

Il tempo scorre veloce, ma a Vicopisano, sembra essersi fermato: si torna indietro in un nostalgico Medioevo che non smette mai di sorprenderci. D’altronde, a Vicopisano di scoperte e di meraviglie ce ne sono ancora molte da fare.

Vivete un’emozione! Sono a disposizione per accompagnarvi in questo luogo altamente affascinante.

Vi aspetto!

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Silvia Gullì

Nata a Padova, vive Livorno. Laureata a Padova in Lettere Moderne, indirizzo storia dell’arte (Storia dell’Arte Medievale nello specifico), l’arte è sempre stata la sua passione, tanto che ha deciso nel 2009 di prendere l’abilitazione per Guida Turistica.

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