Il Bosco del Sasseto è uno di quei luoghi dove fiaba e realtà si mescolano con armonia, dando vita a sentieri e radure incantati.
Situato proprio a ridosso del castello di Torre Alfina, maniero le cui prime testimonianze documentarie compaiono già nel Duecento, il bosco fa parte del comune di Acquapendente, in provincia di Viterbo. Il paese è situato in prossimità dei confini con Toscana e Umbria ed è quindi meta non solo di tanti laziali, ma anche di toscani e umbri, oltre a turisti provenienti da altre regioni e nazioni.
Bosco del Sasseto: un po’ di storia
Il Bosco del Sasseto offre ai suoi visitatori un tocco di magia: percorrendolo, si resta subito colpiti da un incantevole paesaggio. Il suo nome deriva dai massi lavici originati da un antico vulcano della zona, che ha generato l’altopiano vulcanico dell’Alfina: fra questi massi, hanno trovato il loro spazio nel mondo alberi centenari, alti oltre 25 metri e con diametri superiori al metro. Sono proprio questi alberi a creare la magica atmosfera del bosco, con i loro maestosi tronchi e le particolari forme contorte che li caratterizzano.
I boschi sono spesso testimoni delle storie di uomini e donne che, nel corso dei secoli, hanno abitato o si sono legati a quei luoghi. Al Bosco del Sasseto, per esempio, è legata la figura del marchese Edoardo Cahen, vissuto nell’800, che amò a tal punto quel luogo tanto da farsi tumulare, una volta compiuto il suo viaggio terreno, in un bellissimo mausoleo in stile neogotico che, ancora oggi, affascina tutti i visitatori del Bosco del Sasseto.
Progettato alla fine dell’800 da un architetto di Siena, Giuseppe Partini, il mausoleo fu realizzato nello stesso periodo in cui il castello di Torre Alfina veniva ristrutturato.
Pensate, in quegli stessi anni furono realizzati anche i giardini e i sentieri del bosco: per tale compito, furono chiamati addirittura due paesaggisti francesi, Henry e Achille Duchêne, il cui lavoro caratterizzò il Bosco del Sasseto con parti boscose alternate ad altre con un assetto geometrico più regolare.

Flora e fauna del bosco
Il Bosco del Sasseto si alimenta da solo e nessuno porta via nulla di ciò che dagli alberi cade: rami, foglie, tronchi restano sul terreno, ricongiungendosi con esso e alimentando nuova vita.
Nel bosco crescono rigogliosi faggi, lecci, cerri, tigli selvatici e banchi di verdissimo muschio.
Ogni stagione dell’anno riserva delle piacevoli sorprese, soprattutto per gli amanti di alberi e piante: dall’estate alla primavera, è un tripudio di funghi di ogni tipo, muschi, ciclamini selvatici e via dicendo. Anche la fauna accompagna le visite guidate all’interno del bosco, per esempio con il caratteristico richiamo del picchio verde.
Come visitare il Bosco del Sasseto
Per accedere al Bosco del Sasseto occorre prenotare una visita guidata.
Il biglietto di ingresso comprende anche la visita al Museo del Fiore di Acquapendente, un piccolo museo naturalistico nei boschi della Riserva Naturale Monte Rufeno e dedicato alle oltre mille specie di piante da fiore presenti in quel territorio.
La visita al Bosco del Sasseto avviene esclusivamente accompagnati da una guida autorizzata. Maggiori informazioni le trovate nella sezione dedicata sul sito del Comune di Acquapendente.
Lo sappiamo, può sembrare strano dover prenotare una visita guidata in un bosco.
In realtà, questa “misura” è giustificata dal fatto che il Bosco del Sasseto è un Monumento Naturale: in pratica, si tratta di un’area protetta, dall’alto valore naturalistico, che va tutelata ed è per tale motivo che le visite all’interno del Bosco del Sasseto avvengono in modo controllato.
Abbigliamento consigliato
Si consiglia un abbigliamento sportivo e comodo. Altamente consigliate sono scarpe da trekking o con suole antiscivolo, visto che si cammina per 2-3 ore su superficie sterrata e, soprattutto nei periodi con maggiore umidità, il terreno può risultare scivoloso.
Come arrivare al Bosco del Sasseto
Qualunque sia la vostra località di partenza, per arrivare al Bosco del Sasseto dovete percorrere l’autostrada A1/E35, uscendo a Orvieto e seguendo le indicazioni per Acquapendente. Se poi vi affidate a un navigatore (anche quello del vostro smartphone va benone), sarà ancora più semplice raggiungere la destinazione.
Per quanto riguarda la possibilità di arrivare ad Acquapendente – e quindi al Bosco del Sasseto – con i mezzi pubblici, ci sono diversi collegamenti con autobus effettuati da COTRAL e da altre aziende di trasporto locali, che collegano Acquapendente con diversi centri, Roma compresa.